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LE CAVE

MARMI BIANCHI E COLORATI DI CARRARA

Le cave in concessione alla Cooperativa Cavatori Canalgrande si trovano nel distretto lapideo di Carrara ampiamente al di fuori del Parco Regionale delle Alpi Apuane, in zone adibite ad attività estrattiva fin da quando i romani utilizzavano il marmo qui prodotto per la realizzazione dei loro manufatti più belli e resistenti.

La cava 95 Canalgrande, quella storica nel bacino marmifero di Miseglia che si trova alla quota altimetrica di circa 500 metri, fornisce sia un ottimo marmo bianco ordinario nelle qualità C, CD e D, che un marmo scuro di tipologia Bardiglio e Bardiglio Nuvolato.

La cava 150 Campanili, composta da due diversi fronti di escavazione nel bacino marmifero di Colonnata, uno più alto alla quota altimetrica di circa 800 metri e l’altro più basso a circa 500, fornisce un ottimo marmo bianco ordinario nelle qualità C, CD e D.

La cava 190 Fossaficola si trova nel bacino marmifero di Colonnata alla quota altimetrica di circa 400 metri e fornisce un ottimo marmo bianco ordinario nelle qualità C, CD e D.

La cava 120 Belgia si trova nel bacino marmifero di Miseglia alla quota altimetrica di circa 400 metri e fornisce marmi bianchi colorati di tipologia Venato, Calacatta e Statuarietto.

Il marmo autentico fornito dalle cave della Canalgrande è il migliore fra i marmi di Carrara. L’azienda, in quanto produttore diretto, ha un maggiore controllo della produzione e può pianificarne accuratamente lo sviluppo, ciò le consente di garantire grandi quantità e qualità omogenee di materiale.

Nonostante l’evoluzione tecnologica abbia contribuito a migliorare le condizioni lavorative, il mestiere del cavatore rimane un lavoro duro, si svolge in un ambiente difficile e ha un tasso di pericolosità che sfortunatamente non può essere eliminato; per questo motivo la Canalgrande è da sempre all'avanguardia fra le aziende del settore lapideo apuane in tema di salute e sicurezza sul lavoro e dal 2014 è certificata BS-OHSAS 18001:2007.

Inoltre, già da diversi anni l’azienda presta la massima attenzione al tema dell’impatto ambientale delle proprie attività, alle politiche di riduzione delle emissioni inquinanti, alla massimizzazione della sostenibilità del proprio processo produttivo e dal 2016 ha la certificazione ambientale UNI EN ISO 14001:2004.